Terme di Agnano, ultimatum del Tribunale al sindaco Manfredi: “ricollocazione dei lavoratori entro il 3 Luglio o stop al concordato”

La decisione del giudice Marco Pugliese della settima sezione fallimentare

L’amministrazione comunale di Napoli entro il prossimo 3 luglio dovrà attuare un piano di ricollocazione dei 17 dipendenti delle Terme di Agnano, azienda partecipata comunale, procedendo al distacco temporaneo di almeno 11 unità presso Abc, azienda speciale idrica. Al contrario si procederà con i licenziamenti e alla bocciatura della proposta di concordato preventivo. E’ quanto deciso oggi dal giudice Marco Pugliese durante l’udienza tenutasi presso la settima sezione fallimentare del Tribunale di Napoli. Una sorta di ultimatum.

Come anticipato ieri da Il Desk Napoli, Terme di Agnano: sindaco Manfredi in Tribunale senza un progetto credibile l’amministrazione comunale di Palazzo San Giacomo non ha redatto un progetto credibile di rilancio in grado di sostenere la proposta di concordato preventivo. Nelle ultime ore sono stati presentati fumosi verbali di accordo di mediazione ai lavoratori per la loro ricollocazione e il pagamento dei 20 mesi di stipendi arretrati, senza indicare tempi certi. Verbali e proposte redatti e presentati con l’unico scopo di esibire una “pezza” in Tribunale per ottenere l’autorizzazione al concordato preventivo.

Tanto fumo con la manovella. Il giudice Pugliese non ha riscontrato un progetto credibile per rilanciare Terme di Agnano alla piena funzionalità, azienda comunale che ha accumulato perdite per 16 milioni di euro e debiti scaduti per altri 15 milioni di euro, con attività sanitarie ferme, autorizzazioni scadute. L’azienda rischia il fallimento. E la bancarotta è dietro l’angolo. Emergono, infatti, gravissime  responsabilità dell’attuale e delle precedenti amministrazioni comunali e sarebbe opportuna l’apertura di un’inchiesta da parte della Procura della Repubblica di Napoli.  I bene informati sostengono che le Terme di Agnano potrebbero essere vendute a prezzi stracciati a gruppi imprenditoriali flegrei. Un ulteriore atto speculativo che rischia di compiersi sulla pelle dei lavoratori e della Città.

Attualmente solo le piscine termali sono aperte, affidate – grazie al trasferimento di un ramo aziendale – alla società TDA Srl, società con un capitale sociale di 110 mila euro, soci Andrea Varriale (esperto nel settore dell’ospitalità e dell’intrattenimento) e Irene e Federica Vanacore. L’azienda paga un fitto annuo irrisorio a fronte di un giro di affari milionario

Nell’area a “gestione privata” vengono organizzate serate ed eventi, con ingresso giornaliero di 25 euro, che sale a 30 euro sabato e domenica, secondo il tariffario sulla pagina Facebook. E nell’area privata, spesso, si tengono convegni, congressi ed eventi promossi dal Partito Democratico, il partito del sindaco Manfredi, il principale partito della maggioranza politica che sostiene l’attuale governo cittadino. Domani è previsto, tra l’altro, un incontro con Pina Picierno per festeggiare la sua rielezione nel Parlamento Europeo.

CiCre

 

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