Pozzuoli, spuntano striscioni contro il governo: “l’emergenza non è finita. Messa in sicurezza di case e scuole”

Iniziativa promossa dall’Assemblea Permanente sul Bradisismo

Oggi pomeriggio a Pozzuoli sono stati affissi striscioni e distribuiti volantini di contestazione delle istituzioni locali e nazionali accusate di essere lontane dai reali bisogni dei residenti flegrei vistosamente in difficoltà per il bradisismo. L’iniziativa, promossa dall’Assemblea Permanente sul Bradisismo, ha raccolto molto interesse e consensi. Un presidio di lotta è stato organizzato al Parco Bognar.

Pubblichiamo integralmente il testo del volantino contenente le rivendicazioni dell’Assemblea Permanente sul Bradisimo

Le istituzioni, locali e nazionali, hanno pensato a tutto fuorché agli interessi degli abitanti flegrei più in difficoltà per la crisi bradisismica. Già in passato, la politica non ha fatto altro che pensare ai propri interessi di potere (pensiamo alla deportazione a Monteruscello, allo sgombero forzato del Rione Terra ecc.) trascurando completamente i bisogni e la vita del popolo dei Campi Flegrei.

Gli abitanti di Pozzuoli e di Campi Flegrei vogliono:
1. Controllo popolare su ogni decisione politica e sulle risorse economiche assegnate
2. Verifica e messa in sicurezza di tutti gli edifici pubblici e privati a carico dello Stato
3. Sistemazione in strutture requisite in zona, a carico dello Stato, nel periodo di ristrutturazione e messa in sicurezza
4. Sospensione del pagamento di affitti, mutui e utenze per tutti
5. Assicurazione in forma scritta agli eventuali sfollati del loro ritorno alle abitazioni una volta ristrutturate o ricostruite
6. Creazione di soluzioni pubbliche per i disabili e bisognosi di cure sanitarie
7. Realizzazione di presidi di primissima assistenza in vari punti dell’Area Flegrea.
8. Creazione di vie di fuga reali e percorribili per affrontare ogni possibile rischio

Senza la partecipazione e la lotta nessuno tutelerà i nostri interessi. C’è bisogno della mobilitazione di tutti gli abitanti interessati. Il silenzio e l’attesa delle istituzioni non è una garanzia, ma un pericolo!

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